Scrivere o bloggare…
Oggi pomeriggio avrei in programma l’intenzione di scrivere un altro capitolo della guida di Scrivener in italiano che, dalle mie statistiche noto con soddisfazione, sta ottenendo un discreto successo. Purtroppo invece, per quanto riguarda i miei post su temi da aspirante scrittore, non ho altrettanta fortuna. Sarà colpa degli argomenti o delle mie scarse qualità di blogger? Difficili domande, per altrettanto difficili risposte.
Tralasciando volutamente il discorso SEO, per quanto fondamentale esso sia, trovo molto difficile conciliare lo scrivere e il bloggare. Ammiro molto quegli autori che riescono quotidianamente a trovare il tempo sia per scrivere i loro racconti sia per dare un contributo ai propri lettori, grazie al blog personale. Scrivere è ben diverso dal bloggare, come è facile intuire, tuttavia avere la perseveranza di scrivere e contemporaneamente bloggare e riuscire in entrambi i campi è appannaggio di pochi.
È vero, le amicizie internettiane sono fondamentali: scambi di commenti, cura dei propri lettori, interazioni sui social network e così via, sono attività primarie per ciascun blogger che voglia provare ad emergere. Tuttavia tutte queste attività necessitano tempo, davvero tanto tempo.
Di qui la domanda: un aspirante scrittore come me, può permettersi di perdere tanto tempo sul web, anziché concentrarsi sullo scrivere i propri racconti e romanzi? Credo che la risposta più oggettiva, sia NO.
Prima di nutrire la community dei propri lettori e ammiratori e ammiccare ad altri blogger di settore, secondo me è più opportuno cimentarsi con i propri racconti e solo successivamente, dedicarsi al proprio blog al fine di fidelizzare lettori, incontrare possibili acquirenti e promuovere i propri lavori.
Tuttavia va ad sé che è impensabile abbandonare il proprio blog personale, e quindi è bene ottimizzare il suo utilizzo: meglio usarlo come diario personale, come blocco di appunti o perché no di spunti. Tenerlo vivo… cercando di dosare il più equilibratamente possibile le risorse in nostro possesso, senza perdere la concentrazione sul nostro focus: scrivere racconti.
Questa è la mia idea… te che ne pensi?
[…] questione è interessante, ne parla in un post l’Aspirante Scrittore. Vale a dire: occorre puntare sulla scrittura o sul blog? Meglio ancora: più sulla scrittura o […]
La risposta che ti sei dato è quella giusta. Scrivere racconti dovrebbe essere la tua unica preoccupazione. Il blog nasce come diario (quindi come dici tu per spunti, idee, riflessioni, sdrammatizzazione dell’attività letteraria anche) e dovrebbe restare tale.
La cosa che mi pare invece “strana” è che ormai chi aspira a scrivere è preda dell’attività promozionale ancora prima di quella creativa. Fidelizzare i lettori, incontrare acquirenti e promuovere i propri lavori è un’attività tipica di marketing, e dovrebbe essere il lavoro principale di una casa editrice o di un’agenzia letteraria e non di uno scrittore che dovrebbe concentrarsi unicamente sulla pagina scritta.
Ciao Helgado, hai perfettamente ragione!
Sono le stesse conclusioni alle quali sono arrivato anche io. Purtroppo in molti si improvvisano e allo stesso tempo sono più interessati ai possibili introiti più che alla cura dei propri lavori… l’esempio più lampante sono alcuni ebook su Amazon, che oserei definire vergognosi…