Le App che un aspirante scrittore, NON dovrebbe avere
In questi ultimi mesi, ho spesso sentito parlare di numerose App ideate e dedicate ad ogni aspirante scrittore. App che miracolosamente permettono di superare il blocco dello scrittore, App in grado di organizzare il disordine mentale e App che tengono conto dei progressi dello scrivere.
Sinceramente parlando, ho realmente forti dubbi che tutte queste App, dedicate al mondo di chi si cimenta a scrivere, possano apportare reali vantaggi e benefici, in termini di produttività e rendimento professionale. Non tanto per gli intenti più o meno nobili per cui si pongono e nascono, ma più che altro perché non riesco a vederle come effettivi strumenti di lavoro.
App aspirante scrittore: sì o no?
In breve: no. Secondo me non ci sono App per aspirante scrittore, che possano essere catalogate come “assolutamente necessarie” e che debbano essere inserite nel bagaglio tecnologico di chi scrive. Con ciò non voglio affermare che siano tutte banalmente inutili, ma per lo più le ritengo effimere, poco più di gadget sensazionalistici..
A supporto di questa mia affermazione, porto subito un esempio pratico: i famosi appunti dello scrittore, presi direttamente attraverso lo smartphone. Che la cosa sia abbastanza scomoda, penso che chi più chi meno, trovi tutti d’accordo. D’altro canto le nuove generazioni, che utilizzano gli smartphone come vere e proprie estensioni del proprio corpo, potrebbero avere un’idea diversa a riguardo. Quindi continuiamo insieme: è una giornata estiva, il sole è alto e non è affatto facile leggere il display, figuriamo scriverci. Oppure è una giornata invernale e piove a dirotto, o peggio ancora c’è la neve ed abbiamo i goffi guanti termici; in queste condizioni che non definirei estreme ma piuttosto comuni, come si potrebbero prendere appunti di un certo valore?
La risposta è che probabilmente, in caso di folgorazione da idea improvvisa, in queste condizioni non potreste prendere immediatamente appunti, né con il fidato taccuino cartaceo (fatta eccezione forse, soltanto per l’estivo sole accecante) e né sullo smartphone, a maggior ragione.
Non mi sembra dunque corretto parlare di immancabili App negli smartphone che tutti gli aspiranti scrittori o scrittori professionisti, dovrebbero avere. Sa un po’ di presa in giro, e sembra più un titolo clickbait, fatto per attirare click gratuiti al proprio mulino.
Ogni smartphone ha questa App.
Ciò non significa che la tecnologia non possa migliorare le nostre giornate da scrittori. Ed in particolare, esiste davvero un’applicazione per smartphone, che in ogni momento può rivelarsi utile: sto parlando del semplice registratore vocale. Ogni smartphone è praticamente dotato nativamente di questa applicazione, il che non la rendono una prerogativa degli aspiranti scrittori, ma semplicemente un semplice ed ottimo aiuto.
In alcuni casi infatti (Ok Google), anche se una persona ha le mani impegnate, può sempre attivare le registrazioni, tramite semplici comandi vocali e registrare così appunti, particolari di luoghi, idee e improvvisi attacchi di creatività, che in altri casi non sarebbe facile da gestire.
Per tutto il resto: creazione di mappe, organizzazione di contenuti, ricerche a portata di mano, tracciamento statistico, impaginazione e così via esistono software professionali. Questi tuttavia devono essere utilizzati da PC o notebook, perché non possono essere in alcun modo sostituiti da App mobile. E anche se sono estremamente di parte, Scrivener ne è l’esempio più lampante!
In ogni caso, sono aperto a nuove esperienze tecnologiche: se avete App per smartphone, da suggerire, utilizzate pure i commenti.
Anche io credo che sia inutile parlare di app per chi scrive.
Semmai occorre (se si usa il computer), avere un buon programma di backup per proteggere i propri file da guasti/furti.
Ciao Marco!
Assolutamente d’accordo… soprattutto per quanto riguarda i backup, troppo preziosi per essere sottovalutati…