La paga dello scrittore secondo Amazon, e la teoria delle pagine lette
La stampa odierna annuncia a gran voce e titoloni d’effetto, il nuovo sistema remunerativo di Amazon, che prevede il pagamento degli scrittori in self-publishing in base alle pagine lette dai lettori. Tuttavia, in pochi approfondiscono l’argomento e specificano che questa iniziativa è dedicata a coloro che hanno aderito alla partnership KDP Select.
Questa novità è stata annunciata direttamente da Amazon nell’ultima newsletter KDP, e partirà a partire dal prossimo primo luglio. Tempo fa avevo approfondito il discorso sul funzionamento del servizio Kindle Unlimited KU/KOLL e relativo sistema di retribuzione degli scrittori indipendenti, ma dopo questa revisione alcune cose cambieranno.
La scelta di procedere con il nuovo KENPC, acronimo per Kindle Edition Normalized Page Count, secondo Amazon, consentirà una razionalizzazione dei pagamenti nei confronti degli autori più prolifici, che verranno di fatto premiati in base al numero delle pagine lette e non semplicemente al download cosiddetto qualificato (che consiste nella lettura di almeno il 10% dell’ebook). Il KENPC permetterà con estrema precisione di conoscere il numero esatto delle pagine lette, poiché basato su parametri standard e definiti come carattere, altezza riga, interlinea e così via.
Calcolo nuove royalty KU/KOLL
Il pagamento delle royalty agli scrittori, sarà garantito dal fondo globale KDP Select, ma varierà il calcolo delle provvigioni attraverso il parametro KENPC. Scendo in dettaglio; considerato che il fondo globale per il mese di giugno 2015 è di 3 milioni di dollari e ipotizzando 100.000.000 di pagine lette nel mese (0,03 € per pagina letta), ti mostro alcuni esempi pratici sul calcolo delle nuove royalty:
- l’autore di un ebook di 100 pagine che viene preso tramite KU/KOLL e letto interamente per 100 volte, guadagnerà esattamente: 100 pagine x 0,03 = 3 euro che moltiplicati per 100 volte fanno 300 euro
- l’autore di un libro di 200 pagine che viene preso tramite KU/KOLL e letto interamente per 100 volte, guadagnerà esattamente: 200 pagine x 0,03 = 6 euro che moltiplicati per 100 volte fanno 600 euro
- l’autore di un libro di 100 pagine che viene preso tramite KU/KOLL, ma letto soltanto per metà (50 pagine) e sempre per 100 volte, guadagnerà esattamente: 50 pagine x 0,03 = 1,5 euro che moltiplicati per 100 volte fanno 150 euro
Come puoi direttamente constatare, i calcoli sono alquanto immediati e il procedimento è decisamente meno macchinoso di quello attuale.
Come aumentare gli introiti
A questo punto però c’è da chiedersi come reagiranno gli autori indipendenti e dediti al self-publishing e soprattutto quale strategia adotteranno per massimizzare i propri introiti: verranno realizzati ebook più consistenti nel numero delle pagine, oppure verranno privilegiati gli ebook a puntate e le saghe?
L’inizio delle storia dovrà essere il più accattivante possibile, per indurre il lettore nel proseguimento della lettura: si giocheranno subito alcuni assi nelle primissime pagine, oppure si cercherà di incuriosire con più cautela il lettore, sperando in un naturale proseguo della lettura?
Sono proprio curioso di conoscere la tua personale strategia!
ogni uqnato vengono pagate le royalty di KU?
Ciao Chiara benvenuta,
solitamente le royalty vengono pagate mensilmente, mi sembra abbiano rimosso la soglia minima, già da qualche anno.
Hai per caso problemi nei pagamenti?
l’ultimo dato che ho io, relativo a dicembre scorso è 0,003 €/pagina. Almeno così mi hanno pagato. Se fosse come dici tu, a febbraio con 93000 pagine lette (dic-gen) dei miei due libri sarei ricca…. 😉 In realtà facendo due conti è meno conveniente rispetto ai libri venduti di quasi la metà.
magari mi sbaglio, appena mi arrivano le royalty di febbraio te lo farò sapere.
Non sei la prima a giungere a questa conclusione; in molti hanno detto che vendere il libro è sicuramente più vantaggioso delle royalty derivanti dal sistema Kindle Unlimited, soprattutto autori italiani. Secondo me questo tipo di remunerazione è più interessante se si pubblicano libri in lingua inglese, riuscendo così a sfruttare un più ampio bacino di utenza.
Per noi italiani, sinceramente non sono convinto nemmeno io della validità del KU… aspetterò con molta curiosità un tuo aggiornamento per febbraio… nel frattempo in bocca al lupo! 😉
se fosse 0,03 cent a pagina letta, sarei ricca, secondo me è 0,003 cent a pagina. (almeno così mi risulta dai dati di amazon).
Ciao Tatiana benvenuta.
Ovviamente la mia era soltanto un’ipotesi, in quanto è davvero impossibile determinare a quanto possa ammontare la cifra esatta… attualmente mi sembra che il parametro KENPC (Kindle Edition Normalized Pages read) è indicato in qualcosa come 0,5 centesimi di dollaro a pagina letta… magari qualche lettore può darci informazioni più precise a riguardo?
[…] La paga dello scrittore secondo Amazon, e la teoria delle pagine lette. di Carlo Armanni […]
Sono sempre qui in attesa di nuovi articoli ed eccone finalmente uno!
La strategia mia attualmente non esiste anche perché non sopporto le cose digitali quindi non credo mi abbasserò mai a pubblicare un libro non di carta, che gusto c’è?
Ad ogni modo, scherzi a parte, non so nemmeno come funzioni la cosa su Amazon ma così a occhi direi che ci si guadagna di più se si viene pagati a download no? Per esempio zio, fratello, nonna e cane, che scaricano il libro per farti felice ma non lo leggono ti portavano soldi ma ora non lo faranno…
Per quanto riguarda la strategia da adottare personalmente punterei sul creare una serie di interrogativi fin da subito che verranno però risolti poco alla volta durante tutto il libro così uno si ritrova a dover leggere per forza se vuole vedere il mistero svelato. Una serie di circostanze misteriose nel prologo e la soluzione solo nell’epilogo, probabilmente sarebbe la scelta più fruttuosa. (se la usi per fare i soldi almeno due centesimi li voglio!)
Beh, sempre più favorevole ai libri di carta, quelli non avranno mai questi problemi assurdi, anche se forse ne hanno di peggiori.
Ciao Deborah ben trovata!
Le “cose digitali” sono diventate una realtà sempre più importante per la quotidianità delle persone, pertanto è strettamente necessario avere una conoscenza dei dettagli, in particolare degli ebook se si vuole dare inizio a una carriera da autore indipendente attraverso il self publishing, specialmente su marketplace come Amazon.
Hai centrato perfettamente le novità: più pagine lette, corrispondono a un maggior introito all’autore, indipendentemente dai download.
Come strategia la tua potrebbe essere interessante, soprattutto se lo fai per i soldi 😉
Nei panni del lettore invece, questa situazione mi scoccia un po’: sapere che io pago per intero il libro che sto leggendo ma che l’autore ne percepisce il compenso soltanto in base alle pagine che io leggo, mi fa storcere un po’ il naso… staremo a vedere altri autori cosa ne pensano.
Non so quale strategia adottare. Io scrivo racconti, e non penso proprio a saghe o romanzi corposi (o meglio: un romanzo corposo c’è in cantiere, ma passerà ancora molto tempo perché appaia). Di certo Amazon sa fare bene il proprio lavoro, occorre riconoscerglielo. È sempre lui che conduce il gioco, gli altri o stanno a guardare oppure inseguono.
Ciao Marco,
su Amazon hai perfettamente ragione, nel settore degli ebook è proprio all’avanguardia, rispetto ad altre realtà internazionali e non. Facendo riferimento ad un post del blog di Chiara Solerio, la scrittura è democratica, ma la pubblicazione dovrebbe essere meritocratica e forse Amazon, sta andando proprio in questa direzione.