Costruirsi un pubblico di lettori
Il blog di uno scrittore prima o poi, ha inevitabilmente bisogno di un pubblico di lettori, in grado di apprezzare quello che scrive e conseguentemente acquistare i libri o gli ebook che egli produce. La scelta quasi ovvia ma non scontata, di sfruttare il tuo blog per attirare lettori è ampiamente utilizzata dalla maggioranza degli scrittori.
Ma mentre costruire contenuti attinenti alla scrittura sembra abbastanza facile o quantomeno naturale, tutto si trasforma in incertezza quando l’argomento si sposta in altri ambiti, che possiamo definire più consoni al pubblico dei lettori.
Contenuti per i lettori
La domanda di base è una: quali tematiche possono essere considerate stimolanti per chi leggerà i tuoi futuri racconti? L’unica risposta giusta, è quella che darai te.
Tutte gli altri infatti, potranno fornire solo esperienze di tipo personale e di contesto ai loro blog, ma quello che determinerà il tuo pubblico, saranno senza dubbio i tuoi contenuti; ad esempio un’immagine come questa qui sotto, sarà probabilmente più gradita ai fan degli zombie, piuttosto che agli amanti dei romanzi storici.
È per questo che sono convinto, che ogni pubblico meriti i suoi contenuti:
- recensioni: in genere le recensioni di altri libri, di film, serie TV o anche blog, riescono a trasmettere al lettore i tuoi gusti personali, e allo stesso tempo possono innescare delle discussioni molto interessanti su temi condivisi;
- wip (work in progress): gli aggiornamenti sullo stato dei tuoi lavori, sono in grado di offrire notevoli spunti al lettore, che se adeguatamente solleticato può regalarti preziosi feedback;
- notizie sui generis: postare e commentare notizie attinenti ad uno specifico genere letterario, non può far altro che attirare lettori interessati all’argomento ovvero potenziali clienti per i tuoi lavori;
- blog novel a puntate: quale migliore uso di una sezione del tuo blog per attirare lettori, se non quello dedicato ad una blog novel a puntate? Con questo tipo di contenuti non solo riuscirai a fidelizzare lettori, ma verosimilmente con il passaparola, avrai un’ottima occasione per incrementarli senza troppi sforzi;
- racconti brevi: come le blog novel, regalare dei racconti brevi ai tuoi lettori, è un ottimo mezzo per fare auto-promozione e riscuotere curiosità nei tuoi lettori.
Queste ed altre tipologie di contenuti, potrebbero davvero fare la differenza nel raccogliere un’audience del tutto originale e destinata ad un rapporto diretto e speciale con lo scrittore. My 2 cents.
Questi sono i miei suggerimenti, ora tocca a te!
Salve Carlo, spero che non ti dispiaccia se ti do del tu.
Grazie per questo tuo articolo, ma come gli altri, pur avendo un blog, che non curo troppo perchè non mi piace affatto fare il lavoro da me, (forse mi esprimo male, non mi piace Internet nè Facebook, anche se ho una mia pagina).
Ho già pubblicato un romanzo e due e-book, ma non sono assolutamente soddisfatta di ciò che la Casa Editrice fa per me. Vorrei fare qualcosa che mi faccia conoscere dalle persone, non pretendo di insegnare niente a nessuno, per questo ho una lunga via da fare, ma vorrei che la gente conoscesse le mie opere.
Scrivo da quando era piccola ma non sono sicura che la Casa Editrice che ho scelto pensi che ho delle potenzialità; finchè pago…
Non voglio scadere nel cinicismo, ma a volte penso che tutto giri attorno ai soldi e se non ne hai…
Comunque, grazie mille ancora per quello che fai per noi tutti pieni di domande.
Buona giornata.
Ciao Francesca benvenuta, e per il “tu”… ci mancherebbe!
Purtroppo le tue riflessioni sono molto spesso condivise da altri scrittori in erba, che non sono affatto contenti dell’operato delle proprie case editrici e che addirittura a volte, pensano addirittura di cambiare registro e iniziare nuovamente da zero, seguendo un percorso da autodidatta e in completa auto-pubblicazione.
Non credo tu sia cinica, forse ti definirei più… realista: purtroppo quasi tutto gira attorno al dio denaro e pertanto è normale che ci siano priorità differenti per le case editrici, che siano i soliti scrittori blasonati o i soliti generi letterari sempre troppo sfruttati, fino a diventare ripetitivi.
In ogni caso il mio suggerimento è quello di non mollare e magari provare anche altre strade per i tuoi prossimi lavori, come il self-publishing… e perché no, anche coltivando un blog personale, che ti aiuti a ripartire di slancio in ambienti differenti e distanti dall’editoria tradizionale… infine grazie a te che mi leggi… a presto!
Grazie per la risposta Carlo.
Sul mollare, non ci penso proprio. È da quando avevo 13 anni che scrivo. Certo con la maturità si cambia stile e forma, ma la voglia di vedere scritto ciò che si pensa è sempre quella.
Non sono attaccata al denaro, fatto stà che chi mi conosce mi considera un’aliena. Per me i veri valori sono la famiglia, l’amore e la salute…
Farò come dici e cercherò di tenere in vita un blog che agonizza da mesi, o è forse anni? Mah!
Il fatto è che ho altri tre anni di contratto con la mia Casa Editrice… non vedo l’ora che termini!
Grazie ancora, e quello che scrivi è veramente d’aiuto, in un mondo di lettere e scritti dove si annega, tu sei una piccola zattera che mi può salvare…
P.S. io non so nuotare!!!
Purtroppo ho constatato che postare solo racconti non attira lettori. Chi cerca “racconti di uno sconosciuto”? Nessuno. Il lettore arriva sul tuo blog in cerca di qualcosa, se poi trova anche racconti li leggerà. Purtroppo io sono ancora nella fase di ricerca di quel qualcosa che attira i lettori nel mio blog… ed infatti il mio spazio virtuale langue.
Ciao Kinsy,
come dici te nessuno cerca “racconti di uno sconosciuto” e non credo sia particolarmente vantaggioso, basare un blog esclusivamente sui racconti. Purtroppo quel qualcosa a cui fai riferimento, è un po’ come il Santo Graal, e sperimentare il più possibile è l’unica soluzione che ci può far crescere e attirare i visitatori al proprio blog.
Ho deciso di rischiare aprendo il mio blog, o sarebbe forse più corretto chiamarlo portfolio? Ho qualcosa da dire sulla scrittura? Sì, ma preferisco farlo nei commenti dei blog che seguo, temo di non avere davvero abbastanza carne da mettere sul fuoco in quel senso. Preferisco condividere i miei racconti, uso il blog sia per avere riscontri e opinioni, sia per fidelizzare un piccolo (solo all’inizio spero) pubblico. L’idea della blog novel ce l’ho da un po’, mi intriga. Sinceramente non so se mi sto muovendo nella direzione giusta, faccio quello che sento di poter fare meglio. Male che vada tornerò nell’ombra e ne uscirò solo con un libro tra le mani 😉
Ciao Seme Nero!
Il tuo blog è più un portfolio hai ragione, ma questa “strategia” può risultare vincente per quanto riguarda la fidelizzazione di un pubblico dei lettori… del tipo: nessun mistero, questi sono i miei racconti, se vi piacciono seguitemi. Con il tempo chi ti seguirà, sarà senza dubbio si rivelerà un potenziale acquirente. Molto interessante anche il tuo punto di vista sulla scrittura, parlarne nei blog dei grandi influencer del settore, è sicuramente una scelta ponderata che ti aiuta in ogni modo a tessere il tessuto sociale tra blogger-scrittori.
Trovo davvero ispirante la tua direzione e anzi più ci penso e più trovo vincente il tuo modo di porti. Personalmente finché non mi sentirò più preparato, difficilmente farò uscire qualcosa di quello che scrivo… magari su un altro piccolo blog dedicato… chissà 😉
Nel blog mi sono sempre mantenuta sul binario iniziale, quello degli approfondimenti sulla scrittura, ma nel tempo l’impulso ad arricchire gli argomenti si fa sempre più forte. Non so se inventerò nuove pagine e rubriche, ma di sicuro arriverà sangue nuovo. Non punto però sull’inserimento di nuovi racconti o storie a puntate, un po’ perché mi interessano poco sui blog altrui, un po’ perché occuperebbero parte del tempo che dedico alla scrittura. Credo sia importante, dopo avere capito cosa può interessare i lettori, capire anche cosa sia adatto a noi. Le scelte che non tengono conto del fattore personale non durano molto, e spesso non riescono nemmeno bene.
Ciao Grazia,
hai pienamente ragione. Se il fattore personale non viene in qualche modo assecondato, è molto più probabile che una scelta possa miseramente fallire… in fin dei conti: non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace 😉
Be’ in realtà non trovo niente di incerto nel creare contenuti per lettori. Il punto, piuttosto, è averne di contenuti. Mi spiego meglio: in genere un aspirante scrittore apre il proprio blog quando è anora nella fase di “creazioe” di un romanzo (il famoso romanzo nel cassetto). Quindi non ha ancora dei contenuti per i lettori, solo la propria capacità di scrivere. Discorso diverso invece, per quegli scrittori che hanno già scritto – e magari pubblicato – dei romanzi. Nel loro caso il contenuto c’è ed è tutto il materiale di contorno alle loro storie.
Io per il momento, per i miei lettori, ho solo qualche racconto. Basta per far vedere delle capacità di scrittura, certo, ma non sono sufficienti per creare un blog o, meglo ancora, un sito ad essi dedicato.
Ciao Salvatore,
in effetti un pubblico di lettori per il blog di un aspirante scrittore, potrebbe non avere “troppo” senso, se non adeguatamente contestualizzato. Malgrado ciò, ritengo che iniziare sin da subito a curare o pianificare contenuti utili a catalizzare un pubblico di lettori per il proprio blog, non sia una mossa troppo azzardata… in fin dei conti, in qualsiasi momento potresti abbandonare lo status di aspirante scrittore e pubblicare il tuo romanzo d’esordio!
Hai perfettamente ragione. Infatti non ne contestavo affatto l’utilità, ponevo solo l’evidenza sulla mancanza di contenuti – inizialmente.
Io al riguardo mi sono dato da fare. Alcune scelte si sono rivelate buone, altre no. Ad esempio, partecipare a concorsi letterari non ha portato molto, al di la delle vittorie o meno, scrivere e inserire racconti sul blog invece sì. 🙂
Sì con i racconti,
si possono fare dei salti di qualità molto interessanti e ricevere feedback importanti, per perfezionare il proprio modo di scrivere a misura di lettore. Spero di emularti presto 😉
Ho provato per qualche tempo a postare un romanzo a puntate e poi qualche racconto, ma credo che a parte qualche affezionato non abbia avuto molto successo. Lo stesso vale per le recensioni.
Io cerco di mettere nei contenuti del blog i miei punti di forza, cercando in taluni casi di dare dei servizi e dei suggerimenti pratici – vetrina settimanale e post dedicati al blogging puro. Dare spazio con interviste ad altri scrittori e blogger. Dare spazio alla creatività e alla fantasia.
Per conto mio pensare di servirmi di un blog per promuovermi solo come scrittore mi farò apprezzare ma solo da una piccola minoranza di lettori
Ciao Ferruccio,
grazie per la tua testimonianza. La scelta degli argomenti da trattare in un lit-blog, può risultare molto impegnativa, in quanto c’è il rischio concreto che la sperimentazione modifichi troppo il risultato cercato. Ciò non toglie che i propri punti di forza, debbano essere il traino principale del proprio blog… anzi!